Cronaca
Fermati due albanesi per l'omicidio dell'albanese: "Erano presenti"
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Sono due albanesi di 24 anni e 38 anni i primi fermati dalla polizia di Genova per l'omicidio di Ilir Krypi, di 42 anni, ucciso di notte con un colpo di pistola in pieno volto in via Milano, nel quartiere di San Teodoro, a Genova. I due non sarebbero gli esecutori materiali, ma sarebbero stati presenti al momento dell'omicidio. I due albanesi sono stati iscritti nel registro degli indagati dal pubblico ministero Biagio Mazzeo. Per quanto riguarda il movente, gli investigatori confermano che alla base del delitto ci siano motivi legati alla criminalità, in particolare al racket della prostituzione, forse una banalità legata al mondo della prostituzione, forse anche solo uno sguardo di troppo, una toccata fugace a una lucciola gestita da qualcuno. L'omicidio nel quartiere di San Teodoro, in uno di quegli spazi di confine già in passato al centro di altri episodi di criminalità. A dare l’allarme alla polizia l’autista del bus 66 che fa capolinea proprio laddove è successo il fatto: ha detto di aver sentito un colpo di arma da fuoco. Ci sono anche alcuni testimoni, ascoltati in questura: “Abbiamo un quadro completo – spiega il vice capo della squadra mobile di Genova Francesco Navarra – abbiamo chiarito tutti gli aspetti e a ore ci saranno novità decisive”. Ovvero la cattura del o degli omicidi. La vittima, Illir Krypi, pregiudicato, era stato coinvolto in un traffico di per furto di cellulari e droga destinati a vari pregiudicati detenuti nel carcere di Marassi. I fatti risalgono allo scorso febbraio in coincidenza con una serie di indagini che avevano portato all'arresto di un agente della polizia penitenziaria e due pregiudicati calabresi legati ad ambienti mafiosi. L'albanese, in quella sede, era stato l'unico a parlare davanti al gip Roberto Fucigna, dichiarando di non sapere chi introduceva i telefoni nelle celle e di non sapere nulla della provenienza del cellulare e della droga introdotta in carcere. “Ma questi fatti nulla c’entrano con l’omicidio” ha precisato il vice capo della Squadra mobile di Genova.
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