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Al grido di "vergogna", oltre duecento insegnanti degli asili nido e scuole dell'infanzia hanno partecipato stamattina a Genova ad un corteo da palazzo Tursi a piazza De Ferrari, indetto dal "Comitato difesa sindacale", Cobas e Rdb. "Siamo contro la riorganizzazione del Comune che, d'accordo con Cgil-Cisl-Uil applica una legge regionale all'estremo - ha detto il portavoce del Comitato Patrizia Borrello, insegnante di asili nido da 27 anni - Il risultato è che negli asili ci sono meno maestre per bambini. Siamo passati a 10 bambini a testa anziché 8, da 0 a 3 anni, e da 6 a 7 nella fascia 1-2. Inoltre contestiamo l'overbooking che impone il 10 per cento di iscritti in più ipotizzando che non tutti frequentino". "Chiediamo un servizio pubblico di qualità, investimenti e assunzioni" ha affermato Andrea Tosa dei Cobas pubblico impiego del Comune. Gli insegnanti delle scuole dell'infanzia, dove la riforma non è stata applicata, contestano invece la carenza di insegnanti di sostegno e di sostituti.