Politica

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Scontento del Pd è pronto a lasciarlo se le primarie saranno vinte da Pierluigi Bersani. E se a Genova Enrico Musso formerà un movimento civico, si schiererà con lui. Il senatore del centrosinistra Claudio Gustavino (che non ha rinnovato l’iscrizione al Pd) spariglia le carte alla vigilia del cambio di segretario. E lo fa annunciando la sua intenzione di voler appoggiare persone e idee, e non più schieramenti. “Penso che questa appartenenza ottusa agli schieramenti “destra-sinistra” stia facendo il male del nostro Paese – dice Gustavino – Lo stesso vale per Genova e la Liguria. Pensiamo ai progetti e alle idee, da qualsiasi parte arrivino”. Parole che non sono piaciute ai vertici del Pd stesso. L’amico di sempre Massimiliano Costa lo invita a ripensarci: “Musso – dice – è pur sempre il capo del centrodestra in Comune a Genova”; più dura Roberta Pinotti: “Sono affermazioni gravi che non capisco e che rischiano di essere strumentalizzate a danno della mozione Franceschini a cui Gustavino fa riferimento”; mentre Mario Tullo invita Gustavino a non andare a votare per le primarie. “Ci andrò, invece – ribatte lui – Sono pur sempre un elettore del Pd e non ho certo intenzione di passare al Pdl”. Poi dà un giudizio negativo dell’operato di Marta Vincenzi: “Credo che a metà del suo mandato si possa dire che ci aspettavamo di più – spiega – Anche sulla vicenda stadio si è visto come quando si vuole decidere lo si riesce a fare in poco tempo. Basti pensare a quanto ci abbiamo messo per trovare un’area dove poter realizzare l’ospedale del ponente”. E alle regionali del prossimo anno, Gustavino cosa farà? “Lo vedremo il prossimo anno”, risponde con una risata. (Davide Lentini)