Cronaca

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Le coste del sud est asiatico, dall'Indonesia allo stretto di Malacca, quelle africane del golfo di Guinea e del golfo di Aden, quelle caraibiche di Giamaica e Haiti, e quelle sudamericane, del Brasile sull'Atlantico, di Perù, Colombia ed Ecuador sul Pacifico: eccoli i mari più a rischio, quelli ancora infestati dai pirati come ha dimostrato oggi l'attacco, fallito, alla nave genovese Jolly Marrone al largo delle coste somale. Un fenomeno, quello della pirateria, che secondo l'International Maritime Bureau (l'autorità internazionale competente nella disciplina dei codici di condotta marittima che ha sede a Londra), ha registrato nel 2004 nel solo sud est asiatico 325 attacchi nei confronti di yacht privati e imbarcazioni commerciali (nel 2003 erano stati 425), con la morte di 30 marinai, 9 in più dell'anno precedente. ''Per quanto può sembrare un fenomeno delinquenziale lontano da noi - spiega il presidente dell'Istituto italiano di previdenza per il settore marittimo (Ipsema) Antonio Parlato - è invece molto più vicino di quanto non possa sembrare''.