Genova si è contraddistinta in questi ultimi anni anche grazie alla lungimiranza della Provincia di Genova , degli Armatori e dell’ Istituto Nautico San Giorgio per aver realizzato oltre che alla costruzione del nuovo Nautico, quello straordinario fiore all’occhiello che tutti ci invidiano e che si chiama “Accademia della Marina Mercantile “.Questa cosa a fatto si che a questo settore si siamo avvicinati molti ragazzi che hanno dentro di loro una straordinaria voglia di navigare e di fare esperienze in un prossimo futuro al comando di grandi navi mercantili. Detto ciò tutto sembra dipinto di rosa e il perché tenterò di spiegarlo ora. Per navigare in Italia è necessario prima di tutto essere iscritti in Capitaneria di Porto alla Gente di Mare ed è questa iscrizione che l’istituto Nautico giustamente suggerisce. E qui iniziano i problemi, pensate che la legge che regolamenta l’iscrizione alla Gente di Mare è il Regio Decreto Legge n. 1773 del 14/12/1933: “Accertamento dell'idoneità fisica della gente di mare di prima categoria”. Regolamentate dall’elenco delle infermità ed imperfezioni fisiche che sono causa di inidoneità per l’iscrizione nelle matricole della gente di mare di prima categoria.
Orbene andiamo per punti pensate che l’articolo 4 di questo regolamento esclude l’iscrizione alla gente di mare le persone soggette al diabete zuccherino e l’articolo 22 che esclude le persone la cui funzione visiva sia ridotta a tal grado da avere in ambedue gli occhi visus inferiore a due terzi e vi risparmio il resto perché il Regio Decreto merita di essere letto integralmente. Per l’articolo 4 del regolamento è interessante rilevare come nel 2009 ci si attenga ad un Decreto Legge del 1933, e non si tenga conto della recente Legge 115/87 art. 8 che recita: “La malattia diabetica priva di complicanze invalidanti non costituisce motivo ostativo al rilascio del certificato di idoneità fisica per l'iscrizione nelle scuole di ogni ordine e grado, per lo svolgimento di attività sportive a carattere non agonistico e per l'accesso ai posti di lavoro pubblico e privato, salvo i casi per i quali si richiedano specifici, particolari requisiti attitudinali”.
Questa Legge è stata formulata tenendo conto dei notevoli progressi medico scientifici negli ultimi 50 anni, per cui attualmente il diabete mellito può essere controllato e compensato in modo tale da prevenirne le complicanze acute e croniche e da consentire al soggetto una vita normale nella scuola, nel lavoro, nel matrimonio e nello sport. Come nel caso dell’articolo 22 ci si attenga ad un Decreto Legge del 1933 e non si tenga conto dei Bandi di Concorso della Marina Militare ed in particolare l’articolo 9 comma b che recita: Apparato visivo: visus corretto non inferiore a 10/10 in ciascun occhio dopo aver corretto con lenti ben tollerate il vizio di rifrazione che non dovrà superare le 3 diottrie per la miopia e l'astigmatismo miotico composto, le 3 diottrie per l'ipermetropia e l'astigmatismoipermetropico composto, le 2 diottrie per l'astigmatismo miopico ed ipermetropico semplice, le 1,5 diottrie per la componente cilindrica negli astigmatismi composti, le 3 diottrie per l'astigmatismo misto o per l'anisometropia sferica ed astigmatica purché siano presenti la fusione e la visione binoculare. Senso cromatico normale accertato alle lane. L'accertamento allo stato refrattivo, ove occorra, può essere eseguito con l'autorefrattometro o in cicloplegia o con il metodo dell'annebbiamento; Quindi per concludere non penso che sia faticoso per un qualsiasi parlamentare proporre una modifica ad una legge del 1933 con una più nuova e moderna ed attuale .Legge che acconsentirebbe a molti dei nostri giovani appassionati del mare di poter lavorare anche con l’ausilio di un po’ di insulina ed un paio di occhiali o lenti a contatto. Ma se la cosa fosse così complessa suggerisco come per altre cose si fa già di insereire queste modifiche facendo un semplicissimo emendamento alla finanziaria.
IL COMMENTO
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