Cronaca

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Si sono finti ispettori dell'Enel e hanno fatto irruzione in due appartamenti nel quartiere spezzino di Mazzetta. In questo modo i carabinieri della Spezia hanno stroncato l'attività di una centrale di smercio della droga che riforniva in particolare giovani e professionisti della Porto Venere bene. Sono stati arrestati due albanesi per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio: uno dei due, spacciava in casa, presenti moglie e figli piccoli. I militari hanno agito nella serata di ieri, pedinando un pusher da Porto Venere. L'operazione è partita dal centro turistico e si è conclusa alla Spezia seguendo il via vai di clienti. Per accedere ad uno dei due appartamenti, i carabinieri hanno staccato la luce e si sono improvvisati tecnici intervenuti per riparare il guasto. I due arrestati hanno 36 e 21 anni: il primo, regolarmente in italia con un permesso di soggiorno per lavoro, aveva 30 grammi di cocaina suddivisi in varie dosi, l'altro, in Italia con un permesso di soggiorno per turismo, ne aveva ormai più solo tre, avendo gié incassato oltre 5.000 euro in banconote di piccolo taglio. E' stato anche sequestrato materiale utile al confezionamento delle dosi.