Cronaca

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In Italia si eseguono 50 milioni di esami radiologici l'anno, ma uno su quattro potrebbe essere evitato; così come le 8 milioni e mezzo Tac fatte negli ospedali nazionali. Inoltre il 60% dei parti in alcune regioni sono fatti con il taglio cesareo, in altre solo il 10%. Dati sospetti. E' quanto emerso oggi a Genova al convegno nazionale "Etica, Medicina ed Economia: Il fenomeno dell'eccesso di prestazioni" organizzato dal Rotary Club per discutere sugli sprechi del sistema sanitario italiano e su come contemperare il richiesto contenimento dei costi con il miglioramento delle prestazioni. "Dagli anni Settanta economia e tecnologie sono entrate sempre di più nella vita di ogni medico - ha spiegato il neurochirurgo Giancarlo Andrioli - il mercato mondiale della farmacologia si è accresciuto di otto volte negli ultimi quindici anni. Ciò ha portato la medicina davanti a nuove scelte da affrontare". "Il sistema sanitario italiano deve risolvere l'eccesso di spesa provocato dall'eccesso di prestazioni e tecnologie - ha dichiarato il presidente della federazione nazionale degli Ordini dei Medici Aldo Pagni - la potenza della tecnologia ha aumentato, e sta aumentando, il ruolo della medicina, riducendo però il ruolo del medico. Questa è una questione aperta per i medici italiani, che devono riflettere e discuterne".