Cronaca

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Cinque turchi di etnia curda, arrivati a Genova come clandestini a bordo della nave Mukkades Kalkavan, sono stati accolti sul territorio nazionale in conseguenza della loro richiesta di asilo politico. L'uomo che avrebbe favorito l'imbarco dei cinque nel porto turco di Izmir, un marittimo turco di 39 anni, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e si trova ora a disposizione del pm genovese Stefano Puppo. Secondo quanto ricostruito dalla Polmare, la vicenda ha inizio ai primi di novembre, quando il capitano della nave turca, in arrivo allo scalo del capoluogo ligure, si accorge della presenza dei cinque clandestini e la segnala. In quell'occasione i cinque uomini, di età compresa tra i 30 ed i 40 anni, vengono respinti dalle autorità italiane e sono così costretti a proseguire il viaggio a bordo della nave. I cinque vengono respinti anche in Francia ed in Spagna, fino a quando, di ritorno a Genova, con l'aiuto di un'interprete, spiegano di essere curdi e di chiedere asilo politico. Ascoltati dagli agenti della polizia di frontiera, gli immigrati spiegano di aver consegnato del denaro (tra i mille ed i tremila euro ciascuno) al turco 39enne, per ottenere l'imbarco. Nel corso di una perquisizione nella cabina del marittimo, nascosti nella custodia di una cinepresa, gli agenti hanno trovato 11mila euro.