Cronaca

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“Che sia un Natale più austero ma anche più generoso”: è questo l’augurio dell’arcivescovo di Genova ai suoi fedeli che ricalca in qualche modo quello dell’anno scorso. Ne è consapevole lo stesso cardinale Bagnasco ma purtroppo, afferma, la situazione rispetto a dodici mesi fa non è cambiata di molto: “Siamo ancora all’interno di dinamiche di ristrettezza economica per molte famiglie e se pure si cerca di superare il momento di crisi, la fine del tunnel sembra ancora lontana”. Dunque austerità e generosità in primo piano: “Tutti quanti dobbiamo essere capaci –continua Bagnasco- di guardare a chi ha meno di noi e intervenire ciascuno secondo le proprie forze affinché altri possano avere un momento di maggiore solidarietà e serenità”. La crisi ha comunque se non altro il merito di lasciare in un angolo l’aspetto più dichiaratamente consumistico del Natale per far ritrovare alla festa più importante del calendario cattolico il suo più giusto e intrinseco valore: “Questo non solo ce lo auguriamo ma rappresenta un dovere per noi cristiani non svuotare il significato religioso del Natale che consiste nell’incarnazione del figlio di Dio nella storia per amor nostro. Dimenticare questo mistero che è il cuore stesso del Natale –conclude l’arcivescovo di Genova- significherebbe ridurlo ad una festa qualunque”.