Sport

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Il rilancio dello sport ligure passa attraverso la concretezza del fare, delle opere che nel corso del 2010 saranno messe in atto per risalire una china davvero molto difficile. Si passa anche dallo sport per rilanciare una città, Genova e una regione come la Liguria che soffrono in anni come questi crisi concentriche da quella economica a quella demografica passando per trasversalità di contenuti all’emergenza sanitaria che proietta la Liguria, sulla base delle statistiche,l a quello che sarà l’Italia nel 2029.Rispolverato in accezioni contemporanee il vecchio detto latino “mens sana in corpore sano” acquisisce un certo spessore se si pensa come l’aumento dell’età media se non supportato da una buona tenuta della qualità fisica diventa un peso economico alla voce costi sanitari, così come la socializzazione e lo sviluppo cognitivo dei giovani e dei bambini tanto idealizzati negli anni 70 con programmi rivoluzionari e piuttosto effimeri nelle scuole di ogni ordine e grado è oggi sottoposta piuttosto all’attacco della tv e delle playstation che inducono un’ampia percentuale di ragazzi a non esercitare alcuna attività fisica con profonde ricadute sulla salute fisica e mentale.Solo lo sport, quindi, inteso nella sua accezione più genuina (e più dimenticata) può contribuire in modo sostanziale e riequilibrare dinamiche perverse e tuttavia recidive nel tempo. Ma occorre che la politica dia un segnale: nulla può essere realizzato con le associazioni sportive vittime ormai di asfissia operativa dovuta ad un abbandono della stessa politica in termini di programmi di finanziamento o semplicemente di sgravio dei pesanti costi che oggi pesano su queste realtà, e nulla può essere realizzato senza degli impianti sportivi degni di questo nome. Grandi progetti, lavori di riqualificazione e opere pretenziose vengono sottoposte quasi ogni giorno all’opinione pubblica ma il pedaggio che si paga allo scottante stato delle cose reale è ingente. A Genova nessun impianto può dirsi all’altezza della situazione se non che in certi casi si sprofonda addirittura in una condizione da terzo mondo. Dal 2010 non possiamo che aspettarci buone notizie,quelle pessime le conosciamo già a menadito, ma non per questo non saremo pronti a rilanciare. Siamo qui per questo. Buon 2010!