Le inchieste sul porto di Genova: dopo Aldo Grimaldi, anche Gianluigi Aponte, armatore e proprietario del gruppo Msc, si è avvalso della facoltà di non rispondere dinnanzi al sostituto procuratore di Genova Walter Cotugno che lo ha indagato, insieme ad altri tre, per abuso di ufficio in relazione alla cessione del consorzio Bettolo nel porto di Genova. Aponte, accompagnato dai suoi legali, gli avvocati Giuseppe Giacomini e Alberto Rossi, non ha risposto alle domande del pm. "E' stato comunque un incontro positivo - ha spiegato l' avvocato Giacomini - e un colloquio molto utile con il magistrato. Il pm ha precisato l'impianto accusatorio. Questo ci permetterà di depositare nelle prossime settimane una nostra memoria dove forniremo chiarimenti utili. E non è escluso che a quel punto chiederemo noi un interrogatorio". Gli altri indagati sono Giovanni Novi, ex presidente dell' autorità portuale, il terminalista Luigi Negri, titolare del Sec di Calata Sanità, e l'armatore Aldo Grimaldi. Secondo l'accusa, il Consorzio Bettolo, che gestisce l' omonima banchina portuale, non fu assegnato al termine di una vera e propria gara ma dopo una semplice 'affissione pubblica' alla quale rispose il solo consorzio partecipato da Aponte, che dopo essersi aggiudicato un'altra banchina, il Multipurpose, si era fatto da parte lasciando spazio all'assegnazione dei moli fatta da Novi, che agiva su suggerimento di Grimaldi. L'inchiesta è in un certo senso legata alla spartizione del Multipurpose, e che vede coinvolti tra gli altri sempre Novi e Grimaldi, il professor Sergio Maria Carbone e Aldo Spinelli.
Cronaca
Inchieste porto, nuovi interrogatori "muti"
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