Politica

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Guglielmo Bonanno, Roberto Ganino e Claudia Foddanu, rispettivamente segretario politico, organizzativo e vice segretario politico per la Liguria della Democrazia Cristiana di Sandri, contestano "la decisione assunta nei corridoi di partito" di appoggiare il candidato presidente Sandro Biasotti e rendono note in un comunicato le loro dimissioni già presentate alla Democrazia Cristiana. "La decisione maturata nei corridoi di partito è un'operazione squisitamente commerciale - scrivono Bonanno, Ganino e Foddanu in una nota - finalizzata ad affiancare un simbolo, divenuto poco più di un marchio commerciale, alla campagna elettorale di Biasotti". "La decisione assunta dai sedicenti vertici, non eletti ma autoreferenziati, non coinvolge i tesserati del partito i quali dopo una serie di consultazioni tenute nei giorni scorsi, a seguito dell'uscita dei manifesti di Biasotti, raffiguranti il simblo della DC, prendono immediatamente le distanze dalla coalizione di centro destra - si prosegue nel comunicato -.Infatti dopo numerose riunioni, che si svolgono ormai ogni settimana, gli iscritti che solo su Genova si aggirano intorno alle 3500 unità, hanno più volte ripetuto di voler appoggiare il candidato Claudio Burlando". Per questo motivo Bonanno e i dirigenti uscenti si organizzeranno nei prossimi giorni con lo scopo di verificare le modalità con cui porteranno il loro contributo alla coalizione di centro-sinistra e chiederanno un incontro a Burlando per concordare eventuali modalità operative.