Sarà un interrogatorio "al buio" quello di domani a cui saranno sottoposti sia Katerina Mathas, 26 anni, che Gian Antonio Rasero, di 29, i due giovani in carcere da martedì scorso perchè accusati dell'omicidio in concorso tra loro del piccolo Alessandro, il bimbo di 8 mesi figlio della donna; delitto avvenuto nell'appartamento di Rasero in un residence di Genova Nervi. Interrogatorio "al buio" in quando gli avvocati difensori non potranno vedere prima gli atti dell'accusa. Il pm che si occupa delle indagini, intanto, non ha ancora acconsentito che la salma della piccola vittima sia tumulata: sono in corso accertamenti tecnici che non ne consentono la sepoltura. Non è stata neanche data l'autorizzazione alla madre del piccolo di partecipare alle esequie, come la stessa aveva chiesto nei giorni scorsi attraverso i suoi legali. Intanto, proprio tramite i suoi avvocati, Katerina ha diffuso un messaggio per ringraziare "tutti coloro che hanno voluto raccogliere denaro per il funerale del piccolo Alessandro e dare una mano a me e alla mia famiglia. Siamo costretti a rifiutare - spiega Katerina - Invito chi ha già raccolto fondi a devolverli ad associazioni che si occupano di bambini maltrattati". La donna e il suo compagno continuano ad accusarsi a vicenda. Lei sostiene di avere scoperto solo al risveglio, alle 10 di martedì 16 marzo, che il figlio era deceduto. L'uomo dichiara invece di avere visto la donna gettare il figlio a terra con violenza nel cuore della notte, di averle chiesto che cosa stesse facendo e di essersi messo a dormire dopo le rassicurazioni di lei, sotto l'effetto della cocaina.
Cronaca
Ancora nessuna autorizzazione alla madre per il funerale di Alessandro
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