Politica

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"La visione politica di don Gianni Baget Bozzo faceva perno sul popolo e sullo Stato. Un popolo di uomini liberi. Uno Stato dove tutte le forze politiche si riconoscano senza i veti di 'archi costituzionali' o di altri strumenti di esclusione e di divisione". E' un altro dei passaggi del messaggio inviato dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al convegno di Genova in cui si è ricordato stamani il primo anniversario della morte di don Gianni Baget Bozzo. "E' stato con questi principi - prosegue il premier - che don Gianni ha dato un grande contributo alla nascita prima di Forza Italia, e poi del Popolo della Libertà, appoggiando la mia intuizione di dare vita ad un movimento capace di raccogliere e fare rivivere sotto nuove forme la nostra migliore tradizione liberale, riformista, cattolica, socialista e repubblicana". Berlusconi definisce don Baget Bozzo "un grande uomo di fede e di cultura, ma anche un maestro unico e impareggiabile dei valori di libertà e democrazia". "Per me - afferma - il consigliere, l'amico e il confidente più ascoltato da quando sono sceso in campo".