Politica

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Alla fine Burlando è arrivato alla quadratura del cerchio, ma non senza colpi di scena. Il puzzle della sua seconda giunta regionale si era infatti complicato quasi in dirittura d’arrivo, quando l’Udc aveva inserito il nome di Giovanni Boitano al posto dell’imperiese Ninetto Sindoni, con un problema di ordine territoriale, dal momento che Boitano, sindaco di Favale di Malgaro, arriva dal Tigullio così come Ezio Chiesa che era già stato scelto dal Pd e dallo stesso Burlando anche in virtù del successo personale ottenuto alle elezioni. E’ il motivo per il quale si era ventilato l’ingresso in giunta della spezzina Raffaella Paita, con Chiesa capogruppo Pd in consiglio. Alla fine però sarà lei a rimanere fuori mentre entrano in giunta sia Boitano con delega all’edilizia, lavori pubblici e politiche abitative, sia Chiesa alle infrastrutture. I rumors di corridoio sottolineano come dietro a questa scelta ci sia stato lo zampino di Lorenzo Forcieri, presidente dell’Autorità portuale spezzina che avrebbe convinto Burlando a riconfermare per il levante sia Renzo Guccinelli alle attività produttive sia Enrico Vesco che si occuperà di lavoro e trasporti ma non di porti, delega che almeno all’inizio Burlando terrebbe per sé. Facendo in questo modo, Forcieri avrebbe fatto una sorta di sgambetto al collega Luigi Merlo, presidente dell’Authority genovese, marito della Paita. Per il resto Marylin Fusco sommerà alla vicepresidenza l’urbanistica, Claudio Montaldo si occuperà di sanità, Renata Briano di ambiente e caccia, Pippo Rossetti di bilancio, la savonese Lorena Rambaudi di politiche sociali, Angelo Berlangieri di turismo, Gabriele Cascino di personale e sport e Giovanni Barbagallo di agricoltura.