Vanno a sequestrargli i cani su ordine della magistratura, dopo l'accusa di maltrattamenti. E lui fa fuoco con una pistola, uccidendo due persone e sparandosi subito dopo. E' successo stamattina intorno alle 11 a Sussisa, frazione di Sori, nel levante genovese. A fare fuoco è stato Renzo Castagnola, 58 anni, titolare di un canile e caposquadra dei cacciatori della zona. Le vittime sono due guardie zoofile che stamattina erano andate a sequestrargli gli animali e a porre i sigilli alla struttura. Si tratta di Elvio Fichera, capo nucleo delle guardie zoofile dell'Associazione amici degli animali abbandonati, e Paola Quartini: si erano presentate presso l'abitazione dell'uomo con un decreto, firmato dal pubblico ministero Piercarlo Di Gennaro, di sequestro dei suoi cani da caccia in seguito a segnalazioni di maltrattamenti. Dopo aver ascoltato la lettura del decreto e delle contestazioni, al momento di firmare, l'uomo sarebbe andato a prendere un cellulare. E' invece tornato armato e ha iniziato a sparare all'impazzata. Nei momenti concitati è rimasta ferita la moglie. Sul luogo sono arrivati anche vigili urbani e, in un secondo momento, anche i carabinieri. L'uomo, priva di trasferirsi a Sussisa, abitava a Capreno, altra frazione di Sori: in paese, da tempo, si parlava del fatto che maltrattasse gli animali. Castagnola aveva un porto d'armi per armi da caccia e, secondo le prime informazioni, faceva parte di una squadra per le battute di caccia al cinghiale.
IL COMMENTO
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