Cronaca

1 minuto e 5 secondi di lettura
"Speravo che non gli facessero alcuna autopsia, ma il magistrato mi ha spiegato che devono farla quando qualcuno muore in ospedale": a parlare è Luciana, la vedova di Edoardo Sanguineti, morto ieri all'ospedale Villa Scassi di Genova Sampierdarena per un aneurisma addominale. "Stamani ho telefonato al magistrato Petruziello che mi ha spiegato che aprire un fascicolo è prassi in questi casi - ha spiegato la moglie del poeta all'agenzia Ansa - Le ho detto che avrei preferito che non si facesse alcun esame, alcuna autopsia, ma purtroppo mi ha spiegato che non se ne può fare a meno. Mi pare inutile tormentarlo in questa maniera e non essendo credente non posso neanche appellarmi alla chiesa". Luciana ha detto di non "aver niente da rimproverare ai medici" dell'ospedale di Villa Scassi che ieri mattina hanno operato d'urgenza il marito. "Conosco da tempo il professore che lo ha operato - ha affermato - ero contenta di sapere che fosse nelle sue mani e poi l'intervento è andato bene. Solo dopo c'é stata quella complicazione". Rispetto all'intervento della Commissione errori sanitari della Camera la vedova di Sanguineti non vuole commentare, e prima di chiudere la telefonata afferma: "Spero solo che lo lascino in pace più presto possibile".