Cronaca

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Sono state presentate stamani a palazzo San Giorgio le convenzioni sottoscritte tra l’Autorità Portuale e l’Università di Genova per garantire opportuno ausilio scientifico ad alcuni dei progetti ritenuti prioritari per lo sviluppo dello scalo. “Tra gli obbiettivi indicati nel mio programma di mandato – ha dichiarato Merlo – c’era anche quello di ripristinare i rapporti tra il porto e il mondo universitario perché ritengo fondamentale che l’alto valore tecnico scientifico espresso dall’Università debba costituire valore aggiunto per il porto.” Gli accordi siglati sono due. Il primo coinvolge la Facoltà di Ingegneria. Si tratta di una convenzione quadro all’interno della quale vengono individuati alcuni temi su cui si andrà a sviluppare la collaborazione tra l’Autorità Portuale di Genova e l’Università. Il primo tema individuato è la metodologia di acquisizione e l’analisi dei dati utili a migliorare l’efficienza e la sicurezza dei servizi portuali. Seguono l’elettrificazione delle banchine, l’ingegneria del vento, la modellazione e la gestione della movimentazione delle merci in area portuale, i flussi di traffico da e verso il nodo portuale, gli aspetti operativi ed economici legati ai cicli logistici di scambio porto/retro porto/interporti. Temi legati ad alcuni dei progetti che l’Autorità Portuale ha elaborato e che sono in via di realizzazione, dall’elettrificazione della zona delle riparazioni navali, al monitoraggio del vento attraverso l’installazione degli anemometri. Il secondo è con la Facoltà di Economia a cui viene affidato il coordinamento tecnico scientifico delle attività di studio e di ricerca in tema di fattibilità economico finanziaria degli interventi di sviluppo infrastrutturale previsti dall’Autorità Portuale nell’ambito della pianificazione nell’ambito del progetto di sviluppo del porto. Gli ambiti su cui si andrà a concentrare in una prima fase la collaborazione con Economia saranno gli interventi su Prà – Voltri, la nuova piattaforma petrolifera off-shore al porto petroli, le aree di Cornigliano, il porto storico ed in particolare il nodo viario di San Benigno, Ponte Parodi e l’edificio Hennebique, l’area delle Riparazioni Navali. Il lavoro è già stato avviato nell’ambito di Urban Lab attraverso l’attivazione di alcune borse di studio e contratti di ricerca.