Politica

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Si è commosso più volte iI presidente della Regione Burlando ricordando stamattina a Palazzo Ducale il cinquantesimo anniversario dalla rivolta popolare antifascista del 30 giugno 1960 contro l'annunciato congresso a Genova del Movimento Sociale Italiano guidato da Giorgio Almirante. Burlando, il sindaco Vincenzi e le altre autorità hanno applaudito in piedi l'appassionato discorso del presidente nazionale dell'Anpi Raimondo Ricci. "Il 30 giugno 1960 - ha commentato Ricci - è stato un momento decisivo per la storia dell'Italia. Il fascismo non è stata una malattia transitoria. L'Msi tentò di svolgere il congresso nazionale al Teatro Margherita di Genova, vicino al sacrario dei caduti partigiani. Il popolo genovese si ribellò". "Fu un moto di piazza forte, partito dal basso, un'onda inarrestabile - ha dichiarato Burlando - vi partecipò mio padre sereno e fiero come chi sa di fare la cosa giusta contro un tentativo autoritario di tornare indietro nella storia". "Alla mobilitazione parteciparono operai e giovani di Genova - ha ricordato Vincenzi - una forza lavoro nuova, i giovani, appena nati nella Resistenza, ma con la volontà di difendere i risultati della lotta antifascista, la Costituzione prima di tutto. Genova è antifascista, è capace di coinvolgersi". "Nel giugno di cinquant'anni fa migliaia di uomini e donne escesero in piazza in tutta Italia - ha sottolineato il segretario nazionale della Cgil Enrico Panini - per difendere la democrazia, per dire che i conti con il fascismo erano stati chiusi dalla Resistenza, mai più da riaprire. E' doveroso oggi ricordare quei giorni".