Cronaca

51 secondi di lettura

Mesi di discussioni, contatti, ipotesi e alla fine l’ultima parola è un “no”. La congregazione religiosa piemontese, che aveva avanzato un’iniziale disponibilità a prendere in gestione il Santuario di nostra Signora della Misericordia di Savona ha fatto marcia indietro e ha comunicato la decisione al vescovo. Quindi, tutto da rifare nella vicenda della gestione della basilica mariana savonese al centro di ambiziosi progetti di rilancio, ma costretta a fare i conti con risorse umane sempre più deficitarie. E cosi ora si apre un capitolo nuovo, che dovrà essere affrontato con la ripresa del cammino pastorale in autunno. Ma intanto, questa, rappresenta una frenata non da poco per quel centro riconosciuto come polo nazionale delle confraternite italiane che però molto spesso, all'interno, non ha neppure un sacerdote. Le Opere Sociali soggetto che gestisce la struttura intorno al Santuario dicono: "E' necessario accelerare i tempi non si può parlare di turismo religioso quando poi la chiesa all'interno non ha neppure un religioso".