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Mimmo Di Carlo commenta sereno la sconfitta della Sampdoria ad Oporto: "Avevamo di fronte una squadra più avanti nella preparazione, a livello fisico, atletico e molto forte sul piano tecnico Nel primo tempo, il Porto aveva una marcia in più, ci ha messo in difficoltà sul piano della velocità e della brillantezza; noi siamo stati troppo imprecisi e, in alcuni frangenti, poco aggressivi. Siamo stati bravi a reagire subito dopo il doppio svantaggio e nella ripresa, quando i ritmi sono calati, a prendere in mano il pallino del gioco. Prima con Mannini e poi con Tissone avremmo anche potuto pareggiare, ma il 2-2 non avrebbe cambiato i miei giudizi"."Ci sono molte situazioni su cui dovremo lavorare - continua, in volo, Di Carlo - ma non dimentichiamo che ne venivamo da due settimane di ritiro, avevamo le gambe pesanti, le idee c’erano ma raramente le abbiamo messe in pratica: è normale, in questo momento, sotto certi aspetti. Infine un accenno sugli assenti "I nazionali li aspettiamo, in Portagallo ci sono indubbiamente mancati. Senza dimenticare uno come Semioli, giocatori della loro qualità penso mancherebbero a qualsiasi squadra: valuteremo se farli giocare sabato a Barcellona. Intanto però ho visto un Antonio Cassano già in palla e in perfetta forma e questo, per noi, non è poco".Ora la Sampdoria godrà di due giorni e mezzo di riposo: la squadra tornerà in campo mercoledì pomeriggio a Moena. Da valutare alla ripresa le condizioni di Pietro Accardi, uscito dolorante dall'amichevole col Porto per via di uno scontro fortuito col portiere Gianluca Curci. Per il difensore palermitano - imbottito di ghiaccio per tutto il viaggio di ritorno - la diagnosi a caldo parla di un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia destra.