Cronaca

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La loro versione deve aver convinto il gip Silvia Carpanini che prima di procedere con ulteriori accuse vuole capire cosa sia realmente successo all’interno dell’asilo San Gottardo di Genova. Per questo, per ora, ha deciso di respingere la richiesta di sospensione dal lavoro per le tre maestre accusate di maltrattamenti ai bambini che frequentano quell’istituto. Anzi: per il gip non ci sarebbero indizi sufficienti per sostenere l’accusa mossa dalla magistratura. Il dispositivo, di 15 pagine, è stato depositato alle 9 di stamattina e accolto con soddisfazione dai legali della difesa. Dopo l’udienza preliminare di ieri, il giudice ha infatti accolto le richieste degli avvocati Mascia e Vernazza, che difendono le tre educatrici. Che proprio davanti al gip avevano respinto ogni accusa, senza però rinnegare alcun episodio, ma fornendo chiavi di lettura diverse rispetto a quelle contestate, in base a quanto immortalato dai filmati registrati dai carabinieri, a loro insaputa con telecamere nascoste, all’interno dell'asilo. Un video di mezz’ora circa, privo di audio e ricavato da diverse riprese effettuate tra il 20 aprile e i primi di giugno. La più giovane delle tre insegnanti, ad esempio, davanti ai fotogrammi in cui la si vede mentre prende tra le mani il viso di un bimbo, ha spiegato che in quel momento gli stava dicendo: “Guardami negli occhi, ascoltami bene e non tenere giù la testa”. Il pubblico ministero Stefano Puppo e i carabinieri di Molassana che hanno condotto le indagini sono invece certi che in altre occasioni le tre maestre avrebbero infieririto sui piccini, tutti tra i 3 ed i 5 anni, con schiaffi, calci e comportamenti violenti. Un’inchiesta che si preannuncia molto delicata, ma che presenta ancora molti dubbi. Gli stessi che hanno spinto il gip a muoversi con cautela.