Si è concluso con gli arresti domiciliari il processo di stamane per direttissima a carico del pizzaiolo 51enne che ieri pomeriggio ha aggredito, durante un controllo, un agente di polizia puntandogli un coltello alla gola, nel suo locale di via Canneto il Lungo a Genova. Con lui, il figlio ventenne e un amico del ragazzo accusati di concorso in violenza, resistenza e minacce a pubblico ufficiale. Il giudice Clara Guerello ha condannato l'uomo ad un periodo di detenzione ai domiciliari in virtu' della sua incensuratezza. Al figlio e' stato dato il divieto di dimora a Genova, mentre all'amico e' stato dato l'obbligo di firma essendo in regola sia con i documenti di soggiorno che con l'impiego. Durante il processo sono emerse anche le motivazioni del controllo che ha fatto infuriare l'uomo, i vigili urbani lo avevano denunciato per danneggiamento di beni architettonici vincolati perchè, per farsi pubblicità, aveva realizzato una serie di scritte con "mascherina" e spray che segnalavano il suo locale sui muri cinquecenteschi del centro storico.
Cronaca
Processato in direttissima il pizzaiolo, per lui i domiciliari
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