"Non volevo ucciderlo ma solo punirlo". Con queste parole Juanito Jimi Espinoza Romero cerca di giustificare il suo folle gesto davanti al pm Vittorio Ranieri Miniati dopo l'arresto di ieri sera nella zona di San Martino. Il 43enne, che sabato mattina all'alba ha ucciso con una coltellata al cuore Semere Kidane, disoccupato di 32 anni di origine eritrea in un bar nel quartiere di San Fruttuoso dopo una lite casuale sull'autobus 46, era un badante, faceva il baby-sitter e la spesa per gli anziani e aveva un regolare permesso di soggiorno. Oggi sono stati rivelati i dettagli della sua cattura: l'uomo dopo aver commesso l'omicidio e' rientrato a casa e ha rivelato al convivente che cosa aveva fatto. Il connazionale 30enne, fermato poche ore dopo per un controllo dalla polizia e risultato inottemperante a un'espulsione e sospettato dell'omicidio a causa di una ferita sospetta, ha rivelato l'identita' dell'autore del delitto, dopo ore di serrato interrogatorio da parte degli agenti. Espinoza è stato trasferito in carcere a Marassi con l'accusa di omicidio volontario.
Cronaca
Omicidio dell'eritreo, i retroscena
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