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 “La nostra idea di gioco è quella di una squadra ancora più offensiva; non so se sia un’idea rivoluzionaria, ma io il calcio lo intendo così. E per fare questo, dobbiamo essere più bravi a recuperare palla nella metà campo avversaria, alzando il baricentro del gioco di qualche metro. Questa Italia ha una sua ossatura, ma è chiaro che strada facendo prendo spunto dal campionato per completarla”, ha spiegato il  ct azzurro Cesare Prandelli commentando la gara di Belfast. Domani pomeriggio la Nazionale raggiungerà Genova. Parlando dei singoli, escono fuori due nomi su tutti: quello di Borriello e quello di Cassano. E il cittì non si sottrae alle risposte: “Stiamo ancora cercando gli automatismi, partita dopo partita cerco di capire quale attaccante è più adatto per affrontare la squadra che incontreremo. Borriello si è mosso bene e ha avuto anche due o tre occasioni da gol. Per quanto riguarda Cassano, mi basta e mi avanza già così com’è. Ha creato cinque occasioni da rete e ha tenuto molto bene la posizione, costringendo la difesa avversaria a rimanere bassa”. Sulla formazione da schierare con la Serbia ha spiegato: “L’idea è quella di non attuare un sostanzioso turn over, ma dipenderà dalle condizioni dei giocatori che valuteremo"