"Non mi aspettavo di creare tutto quello che è successo, chiedo scusa". Con queste parole stamane in carcere a Pontedecimo il capo ultrà serbo Ivan Bogdanov ha incontrato i suoi legali, gli avvocati Gianfranco Pagano e Alessandra Baudino. "Non ho niente contro l'Italia - ha aggiunto - noi protestavamo contro la situazione calcistica della Serbia". Bogdanov attraverso i suoi avvocati ha fatto sapere che la situazione "è sfuggita di mano", "Siamo andati al di là di quello che volevamo - ha detto ò perché eravamo ubriachi. Non ho nulla a che fare con l'estremismo serbo. Non sono mai stato in Italia prima di martedì". Domani intanto Bogdanov comparirà davanti al gip De Matteis per la convalida per l'arresto. "Con il decreto Pisanu che inasprisce le pene in occasione della sospensione di gare - ha dichiarato l'avvocato Gianfranco Pagano - rischia una pena di due anni di carcere. L'obiettivo è il patteggiamento e probabilmente una richiesta di espulsione in quanto Bogdanov essendo serbo è extracomunitario".
IL COMMENTO
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