Cronaca

52 secondi di lettura
Sopralluogo nel pomeriggio nella cava di Panigaro, sulle alture di Sestri Ponente, dove è morto Paolo Marchini l'operaio di 44 anni travolto dall'ondata di piena del torrente Chiaravagna, da parte del procuratore aggiunto Vincenzo Scolastico, dei carabinieri, vigili del fuoco e del professore Alfonso Bellini. Durante la verifica sono state in parte chiarite le dinamiche della disgrazia: mentre l'operaio stava spostando lo scooter, una parte del piazzale è crollato sotto la pressione dell'acqua che cadeva dalla parte alta della cava. Il pool si è poi spostato in via Giotto, a Sestri Ponente, per vedere l'edificio che avrebbe causato l'occlusione del torrente. Oltre al palazzo, ci sarebbero altri due edifici e la sede dell'Elsag a costituire un ostacolo per il corso del fiume, tanto da creare, a detta degli inquirenti, una "sistuazione disastrosa". Lunedì, il sostituto procuratore Francesco Pinto, cotitolare dell'indagine aveva formulato sette quesiti sottoposti al professore Bellini, dopo l'apertura del fascicolo per disastro colposo, aperto all'indomani dell'alluvione che dieci giorni fa ha messo in ginocchio Genova e i quartire del ponente.