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In una lunga intervista televisiva Antonio Cassano ha nuovamente chiesto scusa per il diverbo con il Presidente Garrone: "Mi prendo le mie responsabilità - ha detto -  ma voglio restare a Genova".

Cassano ha poi precisato: "Non ho mai detto vecchio di m... Non mi permetterei minimamente. Questa è l'unica cosa che mi ha fatto veramente arrabbiare". E sul suo futuro Cassano insiste: "Voglio restare alla Samp, l'ho detto, lo dico e lo dirò sempre. Voglio restare e chiudere la mia carriera in blucerchiato. Più di chiedere scusa non so cosa fare". Però non ci sta: "Eppure mi stanno facendo passare per un terrorista. Mi spiace mettere in difficoltà i miei compagni che sono stati bravi a ottenere una vittoria importante con Cesena". I

Infine sul rapporto con il Presidente Garrone: "È una persona importante. Quando si parlava della Fiorentina ho deciso, come sempre con la mia testa, di rimanere, però Garrone è stato molto importante in questa mia decisione: non voleva che andassi via, mi ha detto parole importanti e sono rimasto. Abbiamo passato insieme momenti bellissimi come il giorno della conquista della qualificazione alla Champions League, però ripeto: per un diverbio non si può arrivare a tanto, ma se la società vuole andare avanti diversamente che lo dica senza problemi. La squadra? Ho sentito tanti compagni e anche loro sono increduli: da una cosa minima si è creata una bufera".

Fin qui Cassano, anche se i rumors che trapelano dalla società blucerchiata parlano di un Presidente Garrone che non intende cambiare rotta nonostante l'ammissione di responsabilità del giocatore. Il patron blucerchiato si è anzi arrabbiato per la negazione del giocatore in merito alle frasi ingiuriose che gli vengono contestate. Insomma, la Sampdoria va avanti per la propria strada nell'attesa della discussione davanti al Collegio Arbitrale.