Cronaca

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 "Non sono stato io ad uccidere Giovanni. C'era qualcuno che ci inseguiva in scooter. Abbiamo lasciato il motorino accanto al marciapiede e siamo scappati in due direzioni diverse. Quando sono tornato, lui era morto". Si difende così Nicola 'Niki' Trazza, 25 anni, di Praia Mare (Cosenza), accusato di aver ucciso con un colpo di pistola al petto il suo amico di infanzia Giovanni Isolani, 21 anni, nativo di Sapri (Salerno) ma residente anch'egli a Praia Mare, freddato, nel pomeriggio di giovedì, all'interno del negozio 'Ortofrutta', di strada San Martino, a Sanremo. Parlando in carcere con il suo legale, l'avvocato Luigi Patrone, Trazza ha detto che stavano scendendo da via Repubblica in scooter e che c'erano altri due che li inseguivano in motorino. Giovanni e Nicola si sono divisi, quindi sono scappati in direzioni opposte. Pensavano che uno degli inseguitori fosse armato. "Al mio ritorno - ha, poi, detto al suo difensore - Giovanni era morto. Così, in preda al panico sono scappato di nuovo". L'unico testimone oculare, il commesso del negozio, a quanto pare non avrebbe riconosciuto in Nicola l'aggressore di Giovanni. Sembra, infatti, come da lui affermato, che il killer avesse il volto coperto, forse da un passamontagna o da una sciarpa o un maglione a collo alto. A questo punto, anche i filmati delle telecamere potrebbero  non essere più prove cosi ' schiaccianti.