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Tutto nel primo tempo. E niente nella ripresa. Nel primo dei tre recuperi che il Banco di San Giorgio Cus Genova rugby deve disputare per mettersi in pari, è arrivata una sconfitta che non ci voleva. Perché interrompe la rincorsa dei cussini, e perché arriva al termine di una partita in cui sono stati soprattutto i biancorossi di Paul Martin a concedere agli avversari la possibilità di vincere. È finira 26 – 21 per il Lumezzane, ma alla fine del primo tempo si era sul 26 – 18 per i padroni di casa (senza contare che al 26’ il tabellino recitava 18-9 per il Cus Genova…): c’era tutto il tempo per rimediare, e per rimontare. E invece, la montagna della ripresa ha partorito un topolino di tre punti per i cussini, grazie a un calcio di punizione di Datti a quattro minuti dalla fine. E niente più. Quei cinque punti di distanza sono rimasti troppi. E così il Cus Genova torna dalla provincia bresciana con un solo punto in più in classifica: un peccato, perché avrebbe potuto essere un’occasione per risalire nella graduatoria. Nessuno si illude che questo possa essere lo stesso campionato dell’anno scorso, ma il paradosso è che questa squadra riesce a costruirsele, le occasioni per migliorare, poi, però, non riesce a coglierle. È un po’ il filo rosso che lega tante partite di quest’annata particolare. Caratterizzata anche da tanti infortuni, che costringono Martin, ogni domenica, a cambiare formazione. Nessun alibi, perché nel rugby non valgono, ma di sicuro l’analisi attenta della situazione porta motivi di speranza, per il futuro. Un futuro prossimo per una generazione di giovani rugbisti genovesi che sta crescendo sul campo.