Nel pdl ligure starebbe per partire una rivoluzione ancora piuttosto misteriosa. Di sicuro l’ex ministro Claudio Scajola, pronto o a riprendersi in mano una parte del partito berlusconiano o a fare il ministro delle politiche comunitarie, è molto scocciato dai pessimi risultati elettorali e vorrebbe cambiare i vertici locali, senza, però, dare vita a soluzioni traumatiche. La strada scelta sarebbe quella della rivoluzione dolce. Partenza subito dopo i ballottaggi di Milano e Napoli, prima conquista di Roma, rientro nelle stanze dei bottoni, consolidamento del gruppo scajoliano a Montecitorio (ora arriva anche la pasionaria trentina Biancofiore) e quindi sostituzioni sul territorio ligure dove scalpita Raffaella Della Bianca messa sotto accusa dai colleghi consiglieri e dove Pierluigi Vinai scajoliano di ferro manifesta pubblicamente il suo disamore verso il partito così come lo ha concepito il triumvirato Scandroglio, Cassinelli, Bornacin.
Poi scelta del candidato del centrodestra per la corsa a sindaco di Genova. In poole position ci sarebbero due nomi fuori dal partito per cercare l’effetto boom che ottennero Musso e la Oliveri. L’ex ministro è nonostante tutto fiducioso. Milano e Napoli decideranno anche questo.
IL COMMENTO
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