
Continuano le indagini della Procura di Cremona sullo scandalo calcio scommesse in attesa di domani, quando avrà luogo l'incontro tra il portiere della Cremonese Marco Paoloni e il Pubblico Ministero Di Martino. Nella giornata di ieri, invece, è avvenuto l'interrogatorio di Beppe Signori, accusato dai suoi ex commercialisti Bruni e Giannone di essere il boss dei "bolognesi".
Gli avvocati dell'ex bomber della Nazionale, al termine del confronto in Procura, hanno dichiarato: "Bellavista propose a Signori di finanziare con 40mila euro la "torta" di Inter-Lecce, ma il mio assistito disse chiaramente che non ci stava". E sugli appunti della combine trovati nell'abitazione dell'ex Bologna e Lazio e sugli assegni di oltre 400mila euro: "Su quel foglio aveva preso nota della proposta, che però ha rifiutato. Degli assegni trovati nello studio dei commercialisti, invece, Beppe non sa niente, non sono i suoi".
E il pm Di Martino ha fatto intendere che potrebbe esserci un imminente allargamento dell'inchiesta: "Per ora non ci sono state nuove iscrizioni nel registro degli indagati. Ma non è escluso che molto presto ve ne siano. Il problema della serie A è serio e radicato nel tempo. Per ora sono solo sensazioni però". Immediata la reazione del presidente della Federcalcio Abete alle parole di Di Martino: "Il gioco al massacro non serve al calcio. I condizionali non mi sono mai piaciuti e comunque i campionati partiranno".
Ma le indagini continuano anche a Napoli. La Procura ha chiesto di poter visionare i video di tre partite: Napoli-Parma e Sampdoria-Napoli della stagione 2009/2010 e Lecce-Napoli della scorsa stagione. Nel match al San Paolo contro gli emiliani, sul quale una fonte confidenziale aveva indicato un flusso anomalo di scommesse, i filmati hanno evidenziato la presenza a bordo campo del boss Antonio Lo Russo. Sul camorrista il presidente del Napoli De Laurentiis ha dichiarato: "Non possiamo controllare chiunque entri nello stadio. E lui aveva il pass da giardiniere". Ma la Procura di Napoli fa sapere che le società non sarebbero coinvolte.
Intanto lo Scandalo calcistico irrompe anche nelle aule parlamentari. La Lega ha annunciato, infatti, di voler inserire nel pacchetto degli emendamenti due punti per arginare la piaga delle scommesse: un tetto alle singole puntate elìobbligo di segnalazione del giro delle giocate ai monopoli di Stato, che avrebbero il potere di sospendere una partita in caso di flussi anomali.
IL COMMENTO
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