Il risultato più importante : una Squadra di 18 ragazzine e ragazzini che per quattro giorni si sono divertiti ad andare in barca a vela e sono riusciti a formare un Team unito, forte, amico, preparato ad affrontare una esperienza sportiva di grande livello tecnico come un Campionato Europeo giovanile, con la consapevolezza di rappresentare la propria Nazione, ma pur sempre con la gioia e la spensieratezza della loro giovane età.
Lo sport insegna ad accettare con serenità sia la vittoria sia la sconfitta, ad accettare che qualcuno sia più forte e nello stesso tempo ad essere consci della propria forza e e dei propri limiti, a riconoscere il valore degli avversari senza invidia ma con stima e rispetto.
Il Raduno Nazionale L’Equipe di Loano si è ispirato a questi valori cercando anche naturalmente di valorizzare al massimo le potenzialità tecniche di ogni singolo Equipaggio
per poter rappresentare al meglio la propria Bandiera in una Competizione continentale.
Quattro giorni di duro lavoro in mare ed in terra, sapientemente conciliati con momenti di relax e divertimento. Allenamenti specifici in acqua, briefing in aula, esami approfonditi del regolamento, nulla è stato lasciato al caso.
Nell’ambito del raduno sono state anche disputate quattro regate per stilare una classifica finalizzata a distribuire dei contributi della Classe per la partecipazione al campionato Europeo.
Primo con merito l’Equipaggio loanese formato da Giulia Genesio con Francesca Volpi,
al secondo posto ancora un team di loano, Marta Richero con Allegra Primavera che godranno così del contributo della Classe.
Gli altri due Equipaggi che godranno dei contributi sono Custureri-Calderan della Canottieri Garda Salò,quarti classificati, e Malivindi-Pani di Ventimiglia giunti quinti.
Ma anche tutti gli altri sono da accomunare in un grande applauso per l’impegno dimostrato e le loro capacità tecniche ed umane.
Ancora due settimane di preparazione ognuno presso i propri Clubs e poi Bilbao con un obbiettivo : riportare in Italia un Titolo che manca da troppi anni.
IL COMMENTO
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