Cronaca

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Dopo 10 ore di ricerca, il robot Oto Melara (gruppo Finmeccanica), con il supporto di specialisti e della strumentazione radiometrica dei vigili del fuoco, alle 21.21 di ieri ha individuato ed estratto dall'ammasso di fili metallici, la sorgente radioattiva. Le operazioni sono state ostacolate dalla difficoltà di rilevamento in quanto la sorgente è contenuta all'interno di un involucro protettivo cromaticamente indistinguibile dal resto dei rottami presenti. Stamani, come ha precisato in una nota il Comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Genova, Raffaele Ruggiero, la sorgente è stata inserita in un pozzetto in piombo schermante per consentire la caratterizzazione della sorgente stessa ed anche per escludere la presenza, nel container, di eventuali ulteriori sorgenti di debole emissività radiometricamente "nascoste" dalla sorgente principale. I lavori proseguiranno fino alla definitiva messa in sicurezza della sorgente radioattiva.