Cronaca

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"La notte scorsa nel carcere di Marassi un detenuto maghrebino è stato aggredito in cella dai suoi compagni di detenzione" ma, portato in infermeria, si é "barricato in bagno, ha divelto le suppellettili e brandendo pezzi di vetro ha ferito tre agenti penitenziari" i quali sono stati soccorsi e giudicati guaribili in dieci giorni. Lo rende noto il segretario generale della Uil Pa penitenziari, Eugenio Sarno, con un comunicato nel quale auspica che il ministro Nitto Palma incontri i sindacati. Sarno riepiloga le istanze della polizia penitenziaria: 8mila unità di "disavanzo organico del Corpo", sorveglianza a centinaia di detenuti da parte di una sola unità, mezzi obsoleti e pericolosi, mancato godimento di ferie e riposi. E ricorda che dall'inizio dell'anno in Italia sono rimasti feriti 250 agenti penitenziari per aggressioni da parte di detenuti. Su Marassi sottolinea che "la quasi totalità dei detenuti è costretta all'ozio per 22 ore su 24", contribuendo ad "alimentare pulsioni e tensioni". Il segretario ricorda che dall'inizio dell'anno sono stati 40 i suicidi e 620 i tentativi di suicidio nelle carceri italiane. Sempre a Marassi nei giorni scorsi un detenuto maghrebino è stato salvato mentre tentava di suicidarsi dopo essere stato picchiato da otto detenuti italiani.