Sport

1 minuto e 6 secondi di lettura

Con un durissimo comunicato la Tifoseria Organizzata del Genoa prende posizione contro il ventilato sciopero dei calciatori. Nel comunicato si legge: "A noi che siamo operai cassaintegrati, ricercatori sui tetti, studenti che gridano per strada, famiglie che devono contare gli spiccioli prima di mettere al mondo dei figli, con debiti di 30 anni con la banca per comprare un piccolo appartamento in periferia. Siamo noi, quelli che di tanto in tanto si vedono nei telegiornali (se siamo fortunati e qualcuno si degna di darci ascolto). E, quasi come una beffa, ci vediamo insultati da gente baciata dalla fortuna, i cui figli e pronipoti vivranno nell'agio e senza la minima preoccupazione economica, li vedremo usare uno strumento che è stato l'emblema della lotta di emancipazione dei più deboli, come se fosse per davvero un loro diritto. E nemmeno ci interessa sapere se le loro istanze sono ragionevoli o sbagliate, se hanno ragione o hanno torto. Non ci interessa. Davvero vorremmo sapere se in una nazione stritolata dalla crisi economica,dove gli ultimi stanno andando alla deriva senza un salvagente che non sia la carità dei penultimi, si possa tollerare l'insolenza di chi vive in una torre d'avorio come se fosse normale, ineluttabile,dovuto". I tifosi rossoblù definiscono, infine, lo stop al campionato "Lo sciopero degli indegni del pallone".