L'inquinamento marino negli ultimi giorni a Rapallo e Santa Margherita Ligure ha registrato concentrazioni fino a oltre tre volte i limiti di legge del batterio escherichiacoli e ha portato le autorità delle due città a vietare la balneazione sull'intero litorale. La Provincia di Genova si è attivata per individuare le cause dell'inquinamento. In una riunione indetta questa mattina dall'assessore provinciale alle politiche delle acque Paolo Perfigli, alla quale hanno partecipato i rappresentanti dei due comuni interessati e di Idrotigullio, gestore del ciclo integrato delle acque, è stato infatti deciso di monitorale il litorale delle due città alla ricerca di scarichi abusivi, potenziali cause dell'inquinamento. La notizia è stata data dallo stesso assessore questo pomeriggio in avvio della seduta del consiglio provinciale, in risposta a una richiesta di informazioni del consigliere Massimo Pernigotti (Lista Biasotti): "le ipotesi sulla fonte dell' inquinamento sono diverse - ha detto Perfigli - : può arrivare dal mare, oppure da uno dei quattro torrenti che sfociano sul litorale dei due comuni, ovvero il San Siro e il Magistrato a Santa Margherita e il Boate e il San Francesco a Rapallo. Sicuramente l'inquinamento è reale: lo ha rilevato l'Arpal, che ha l'autorità di certificare le condizioni che determinano poi i divieti di balneazione". La citazione dell'Arpal da parte dell'assessore fa riferimento alle due diverse valutazioni sulle condizioni del mare date dalla stessa Arpal e da Idrotigullio: i rilievi della seconda, infatti, non hanno riscontrato alcun inquinamento.
Cronaca
Ambiente, Provincia indaga su inquinamento mare
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