Cronaca

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Quello di sabato per il terminal traghetti di Genova è stato il giorno record della stagione: oltre 29.500 i passeggeri che si sono imbarcati, diretti alle isole. Ma è stato anche un giorno di lavoro intenso per i controlli antiterrorismo che, in coincidenza con l'esodo e dopo gli attentati di Londra e Sharm El Sheik, sono stati ulteriormente potenziati. Tanto che per permettere alla Polmare di svolgere i necessari accertamenti tra i passeggeri, i traghetti della mattina sono partiti con un po' di in ritardo: in media un'ora dopo le previsioni. Molti passeggeri e le loro auto sono stati infatti fermati, prima degli imbarchi. I controlli si ripeteranno ogni giorno. In alcuni casi vengono utilizzate anche le unità cinofile antisabotaggio della polizia a sorveglianza del porto. Il piano speciale, oltre a prevedere l'esibizione del titolo di viaggio e della carta d'identità per tutti i passeggeri in partenza per qualsiasi destinazione, dispone il controllo a campione del contenuto dei veicoli all'imbarco. A questo si aggiunge una presenza più massiccia delle forze di polizia che pattugliano a piedi dai cancelli del chek-in fino alle banchine. Sono controlli che si svolgono nella massima tranquillità -ha spiegato a Primogiornale Giuseppe Eufemia, dirigente della Polmare di Genova- La nostra presenza qui, oltre che per i controlli antiterrorismo, è volta a infondere serenità a chi parte per le vacanze. (Davide Lentini)