GENOVA - Un piano di azione per il lavoro condiviso tra Regione Liguria, Camere di Commercio di Genova e delle Riviere, Ufficio Scolastico Regionale per la riduzione del divario tra domanda e offerta di lavoro presentato ad Orientamenti e pensato proprio per i giovani, perché formazione e lavoro devono andare di pari passo. "Questa firma congiunta permette di implementare il lavoro per i giovani, continua il lavoro nel segno dei buoni risultati degli anni precedenti che dimostrano l'importanza di ottenere numeri concreti", commenta Augusto Sartori, neo assessore al lavoro di Regione Liguria. "Le misure che verranno adottate aiuteranno a contrastare inoltre il fenomeno dei cosiddetti Neet".
Nel 2022 grazie al patto sono stati stipulati 3600 contratti di cui 300 a tempo indeterminato nel settore del turismo dove c’è sempre grande richiesta e difficoltà a trovare personale, visto anche il boom che c'è stato in Liguria. "Tra le iniziative vogliamo prevedere una premialità nell’utilizzo dei bandi delle politiche attive del lavoro e della formazione anche per chi, tra gli operatori, utilizzerà quei soldi per stipendi in linea con la realtà", sottolinea Giovanni Toti, presidente di Regione Liguria.
"Si parla dell’esigenza di aumentare l’offerta di lavoro nei settori del turismo settori in cui si lavora al sabato e alla domenica e pertanto è giusto prevedere stipendi adeguati"
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"Vorrei che i soldi che la Regione dà alle imprese si trasferissero anche ad aiutare quei giovani che intraprendono strade faticose, ma di soddisfazione". Valorizzazione dell’apprendistato e dei settori innovativi da una parte e ascoltare le richieste occupazionali del territorio dall’altra: il patto si concretizzerà in una serie di misure che verranno vagliate assieme a tutte le realtà, compresi i sindacati.
"Presto faremo atti di giunta regionali con finanziamenti importanti per passare presto dalle parole ai fatti"
Soddisfatto Marco Scajola, assessore alla formazione di Regione Liguria, che ricorda che "Obiettivo Lavoro è un documento che è il frutto di un percorso iniziato da Regione Liguria già nel 2015 e che oggi abbiamo il piacere di presentare. Vogliamo, inoltre, attivarci per realizzare corsi più veloci e con meno burocrazia, di facile gestione e più fruibili dall’utenza".
IL COMMENTO
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