GENOVA - Cantieri, caldo, cattive pratiche nel conferimento dei rifiuti e una "conformazione urbanistica che rende Genova la città peggiore d'Italia", sono gli elementi che rendono quella contro i ratti "una battaglia" vera e propria.
A parlare, stamani, durante una commissione consiliare in Comune sul tema, è stato Giorgio Chiaranz, esperto di fauna urbana e che insieme a Stefano Ferretti sta portando avanti la sperimentazione "progetto SfRatto", nel centro storico genovese e basata su una mappatura dei punti critici, sulla chiusura di buchi e tane, esche a T, dispositivi che producono microscosse sismiche e tombini-trappola con chiusure basculanti in grado di fare entrare i topi ma non farli uscire.
Genova, asilo chiuso per topi a San Teodoro - CLICCA QUI
A inizio giugno il caso limite della scuola materna Tollot in salita degli Angeli a San Teodoro, dove i bambini sono stati costretti a cambiare plesso per via dell'invasione di ratti, ma le problematiche segnalate ogni giorno sono molte.
L'assessore all'Ambiente Matteo Campora ha spiegato che la derattizzazione ordinaria è eseguita su tutto il territorio comunale secondo programma, "mentre gli interventi straordinari sono sulla base delle segnalazioni dei municipi". L'esperimento SfRatto, che ha dimezzato la presenza di muridi dove messo in atto, per ora riguarda solo i "caruggi" ma "stiamo valutando di estendere questo focus specifico in altri quartieri, ovviamente bisogna valutare i costi, che non sono irrisori", continua Campora. Intanto nelle ultime settimane il Comune ha presentato la "squadra anti-topi", ovvero un servizio straordinario di derattizzazione affidato per due anni per intervenire in maniera rapida su tutti i casi più difficili e urgenti, ovunque essi si verifichino all'interno di edifici nella disponibilità della pubblica amministrazione.
IL COMMENTO
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