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GENOVA - "Putin non si fermerà, il prossimo obiettivo sono i Paesi baltici". Parola del professor Andrea Margelletti, genovese, osservatore geopolitico di grande esperienza e direttore del Centro Studi Internazionali.

In un intervento a Primocanale, Margelletti sostiene: "Buona parte degli analisti non hanno voluto ascoltare nel tempo le parole di Putin, preferendo confondere la speranza con la realtà. Il presidente russo ha detto chiaramente di voler ricostruire un'area di interesse post accordi di Yalta e riprendere influenza in alcuni Paesi. E' quello che sta facendo in Ucraina, la Bielorussia è già da tempo nell'orbita di Mosca. Il prossimo obiettivo sono i Paesi baltici". Ovvero Lituania, Lettonia ed Estonia, repubbliche indipendenti annesse all'URSS dopo la Seconda guerra mondiale e tornate autonome subito dopo l'implosione dell'impero sovietico.

"La mia sensazione - sostiene Margelletti - è che Putin non si fermerà all'Ucraina". Secondo l'analista, la campagna militare avrà semplicemente una pausa funzionale al pieno recupero della macchina bellica.