Torna lo scritto alla maturità in presenza, con la prima prova mercoledì 22 giugno: "E' un momento in cui i ragazzi sono ansiosi e credo che un po' di esercizio di ansia sia importante. Sarà un momento bellissimo se la scuola evita ai ragazzi un passaggio così è una cosa in meno che avranno. Il mio consiglio è consegnare, non stare lì sei ore", dice a Primocanale Beppe Severgnini, editorialista e vice direttore del Corriere della Sera.
"Molte cose oggi passano dallo scritto. Per un ragazzo il messaggio alla ragazza che piace e viceversa è importante, molta della nostra serenità personale e sociale passa dalle cose che scriviamo. Non è vero che i ragazzi non sanno più scrivere, solo scrivono meno, sono molto bravi sul breve e devono imparare a correre distanze più lunghe. La scuola allena a questo".
"Il mio consiglio della maturità per scrivere è di usare la regola del PORCO, che quando si scrive è formidabile. E' una sigla facile da ricordare e vuol dire PENSA, ORGANIZZA, RIGURGITA, CORREGGI, OMETTI. Pensa vuole dire prima di scrivere il tema non buttarti, datti una sberla sulla mano. Prima decidi cosa vuoi dire."
"Organizza: fatti una scaletta, te la appunti a parte. Rigurgita: butta fuori, è il momento di scrivere che deve essere felice e anche un po' incosciente. Correggi: è il momento più razionale di controllo delle cose che hai scritto. Ometti: taglia, taglia, taglia. Il testo finale deve essere un quarto inferiore di quello che hai scritto, nulla di quello che hai scritto è sacro", chiude Severgnini.
IL COMMENTO
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