GENOVA - "Abbiamo avuto un calo di vendita del crisantemo pari quasi al 30%". Lancia l'allarme Paolo Corsiglia, imprenditore e membro della giunta della Camera di Commercio di Genova, che ai microfoni di Primocanale appare preoccupato per il calo delle vendite dei fiori che si è registrato nella mattinata del due novembre.
La vendita dei crisantemi, diventati ormai simbolo della giornata dedicata alla commemorazione dei morti proprio per la tempistica della loro fioritura, rispecchia la situazione attuale del mercato floreale. Il passo indietro del 30% sulla vendita del crisantemo, sia reciso che quello in vaso, è la conseguenza data da diversi fattori.
La vera problematica nasce quando le entrate non sono adeguate rispetto ai costi di produzione che sono aumentati del circa 20 - 25% a causa del caro energia, dell'utilizzo di concimi, dalla produzione più complicata dovuta all'aumento delle temperature di quest'estate che si aggiunge ai costi dei trasporti.
"La situazione ad oggi presenta un saldo negativo", prosegue Corsiglia, che spera che la situazione vada ad invertirsi per l'inverno con particolare riferimento alla stella di Natale. Il costo di riscaldamento per questa pianta, che va nel segmento natalizio, è anch'esso aumentato. "Non resta che aspettare - conclude - e sperare in un miglioramento delle condizioni economiche".
IL COMMENTO
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