GENOVA - Se al teatro Emiliani la temperatura era bassa per via dei riscaldamenti spenti, a scaldare il pubblico di poco meno di 200 persone (la sale ne poteva ospitare 180) sono state le parole animate di alcuni commercianti e residenti che hanno mostrato al sindaco di Genova Marco Bucci, all'assessore alla viabilità del Comune di Genoa Matteo Campora e all'assessore alla viabilità del municipio Levante Federico Bogliolo alcune perplessità per i cambiamenti in atto nella delegazione e per questa sperimentazione iniziata lo scorso 18 ottobre sulla nuova viabilità del quartiere.
Fatturati in decrescita per i negozi dell'area di via Oberdan a traffico ridotto, problemi di inquinamento per gli abitanti che vivono vicini al nuovo capolinea "potenziato" di via Pagano, tempi di percorrenza drasticamente allungati a causa delle nuove regole sui flussi di traffico per chi abita per esempio in viale delle Palme, e ancora le code sull'Aurelia all'altezza del nuovo semaforo di via Campostano, dalla chiesa di San Siro, che colpiscono sia i residenti sia chi arriva da tutto il Golfo Paradiso.
Lo scenario presentato dai cittadini che hanno preso la parola non è roseo e alle conseguenze da loro raccontate dall'avvio del nuovo corso sperimentale viene risposto con un'apertura al cambiamento da parte del sindaco Bucci e degli assessori: si tratta di una sperimentazione e le modifiche saranno all'ordine del giorno.
Alcune sono state presentate poco prima dell'inizio degli interventi della cittadinanza - nuovi tratti pedonali, pavimentazione e decoro urbano migliorati, un nuovo capolinea per il 515 tra gli altri - altre sono emerse proprio dai suggerimenti, apprezzati anche dall'amministrazione, da parte dei residenti. Di certo dalle parole di Bucci si è capito che il capolinea dei bus in via Pagano non potrà continuare così e che il 15 tornerà alla sua vecchia fermata vicino alle Poste, con buona pace dei commercianti e dei bar che stavano soffrendo la mancanza del cosiddetto "effetto capolinea".
Anche se le rimostranza maggiori sono arrivate proprio quando una commerciante ha chiesto che tutto tornasse come prima: "Noi rischiamo di chiudere. Il fatturato è sceso, stiamo soffrendo, non abbiamo le forze né economiche né fisiche per andare avanti dopo due anni di pandemia. Siete stati poco precisi ci avevate detto che se avessimo sofferto le cose sarebbero state bloccate".
Ai commercianti e ai residenti replica il sindaco Bucci: "Sperimentare non vuol dire che si torna indietro. All'inizio è difficile, come state testimoniando voi. Sapevamo che sarebbero arrivate proteste ma fare di Nervi una località green è un valore enorme e faremo cambiamenti continui fino a quando non avremo ottimizzato il sistema". Ricorda Bucci: "Quando abbiamo fatto la pedonalizzazione di San Lorenzo il sindaco ha dovuto prendere la scorta perché gli arrivavano i proiettili".
A calmare gli animi e le voci che si sono alzate soprattutto intorno all'intervento del consigliere municipale del PD Claudio Villa, che rimarca come "è bene ascoltare i cittadini, ma forse doveva essere fatto prima del cambiamento e non dopo", prova il presidente della Pro Loco nerviese Luca Castellano, che chiede che la politica resti fuori da questi momenti di confronto con gli abitanti. E insiste sulla necessità di un ponte sempre aperto anche verso il Golfo Paradiso. Il sindaco di Bogliasco Luca Pastorino ricorda i disagi delle comunità limitrofe: "Posso certificare come il semaforo di via Campostano ha riversato sulle nostre comunità dei problemi enormi dal punto di vista degli spostamenti".
Il confronto si chiude con una promessa, fatta dall'assessore Campora: rivedersi dopo le vacanze natalizie per affinare le proposte ricevute e poter andare avanti, nella sperimentazione, con nuove soluzioni.
IL COMMENTO
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