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A dicembre il titolare dell'impianto del Porto Antico aveva rinunciato per il caro bollette, poi appreso dell'arrivo del grande freddo ci ha ripensato e ha riaperto con qualche accorgimento per risparmiare elettricità...
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di Michele Varì

GENOVA -A dicembre "l'imprenditore del del gelo Giuseppe Nadalini" aveva rinunciato ad aprire la pista di pattinaggio del Porto Antico, per il caro bollette e per le temperature ancora troppo elevate, due fattori che gli avrebbe reso impossibile sostenere le spese per la bellissima pista affacciata sul mare, da oltre vent'anni un'attrazione per genovesi e turisti.


Ma Nadalini, che è nato imprenditore, non ha mai rinunciato definitivamente e, anche per le pressanti richieste dei tanti appassionati che gli chiedevano di riaprire, pattinatori ma anche società di pattinaggio, intanto rimuginava a come aggirare l'ostacolo.

La svolta neanche dieci giorni fa, quando gli esperti meteo hanno annunciato che arrivava il grande freddo, o almeno le settimane più fredde dell'anno, quelle a cavallo dei "giorni della Merla".

Così Nadalini ha preso l'affare al balzo e ha riaperto, lo ha fatto una settimana fa con un paio di accorgimenti che gli esperti gli hanno assicurato gli permetteranno di pagare bollette dell'elettricità meno salate: accorciare di quattro metri la pista e l'installazione di un grande pannello a proteggere dai venti del mare l'affaccio della pista verso l'orizzonte.

L'area da pattinaggio dell'Expo, una delle più belle del mondo, è tornata da oltre una settimana, con gli stessi prezzi dell'anno scorso.
 
Appena un mese fa l'imprenditore del ghiaccio titolare di Engievent di Ferrara annunciò mesto che a causa del caro bollette avrebbe, dopo oltre vent'anni, rinunciato alla stagione invernale a Genova, "con l'energia elettrica triplicata, passata da 0,20 a 0,60 al kw, tenuto conto dell'elevato costo dell'affitto non posso coprire le spese" aveva spiegato Giuseppe Nadalini.

L'imprenditore spiegò che nonostante i 25 mila pattinatori a stagione avrebbe speso troppo di bollette, intorno ai 115 mila euro, tanto che aveva deciso di ripiegare su un piccolo scivolo di ghiaccio che necessita di un decimo dell'energia che serve per la pista.

Nadalini svelò anche che l'unico modo per risparmiare sarebbe stato quello di avere un contratto di fornitura agevolata, come per le attrazioni viaggianti, le giostre,  "qualcuno lo fa, ma legalmente non si può fare, ma così è impossibile stare nelle spese". Inutile, aveva anche rimarcato, era stato anche chiedere uno sconto alla Porto Antico Spa sull'affitto sulla prestigiosa piazza delle Feste.

Poi però, quando ormai sembrava avere perso ogni speranza, Nadalini, appreso dell'arrivo del grande freddo, ha avuto anche un paio di idee: accorciare la pista e ripararla dal vento con un grande pannello. "I tecnici mi hanno assicurato che si può risparmiare sino al 30% di bolletta, e allora ho deciso di riaprire" conferma. E così l'imprenditore del gelo ha riaperto, insieme allo scivolo ora è tornata la pista, appena più corta, ma - a giudicare dalla prima settimana di lavoro, già un successo.

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