GENOVA - "Poteva essere una tragedia, ma fortunatamente non lo è stata". Sono stati questi i commenti a caldo di politica e istituzioni dopo il crollo di un controsoffitto nella sede succursale della scuola media Barabino di Sampierdarena. Un episodio che deve far riflettere e che accende il dibattito sull'utilizzo dei fondi a disposizione del Pnrr - il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza - in ambito di messa in sicurezza. Sono diverse le missioni che ogni Paese dovrà portare a termine nei vari settori, per quanto riguarda Istruzione e Ricerca (missione 4) ci sono interventi tra cui il miglioramento dei servizi legati a istruzione e formazione.
Sono quattro le voci che riguardano l'utilizzo dei fondi del Pnrr nell'ambito dell'istruzione in Liguria, così suddivisi per voce e percentuale di investimento: demolizione e ricostruzione (21%), adeguamento/miglioramento sismico ed efficientamento energetico (66%), solo efficientamento energetico (8%) e messa in sicurezza (5%). In Liguria sono 20 gli interventi previsti e quello che emerge è che solo il 13% di questi è dedicato all'efficientamento energetico e alla messa in sicurezza, ambiti in cui, invece, andavano individuate maggiori risorse. Le indicazioni sulla spartizione sono nazionali, arrivate direttamente dal ministero dell'Istruzione e del Merito.
"I fondi del Pnrr sono una grande occasione ma bisogna riuscire a riflettere sulla sicurezza nei luoghi di lavoro - spiega a Primocanale Monica Capra, segretaria regionale Cisl Scuola Liguria -. L'episodio di Sampierdarena ha avuto un risvolto, nella sua negatività, positivo, proprio per la mancata presenza, in quel momento, di personale scolastico e soprattutto di alunni, perché non è capitato nel momento in cui le attività didattiche si svolgevano. Questo però deve porre l'accento su come dovranno essere spesi i 10 milioni di euro che Regione Liguria ha a disposizione, soprattutto per andare a riqualificare gli edifici più vetusti. L'edilizia negli istituti diventa ancora più importante perché gli enti locali devono prevedere interventi molto puntuali".
I dirigenti scolastici hanno responsabilità diretta in capo e segnalano molto spesso agli enti locali quali sono le problematiche più evidenti all'interno dei loro pressi. "Noi abbiamo delle aule che di per sé possono essere abbellite con laboratori stupendi (grazie a fondi del Pnrr ndr) però se hanno subìto dei danni, l'ente locale deve porvi rimedio quanto prima. Non sempre la risposta è puntuale e su questo bisognerà fare un lavoro molto preciso e corretto per evitare che si verifichino incidenti del genere che possano avere conseguenze molto più gravi" ha aggiunto la segretaria regionale della Cisl Scuola Liguria.
Nel frattempo Monica Capra nei giorni scorsi ha fatto richiesta all'assessore comunale ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi di convocare quanto prima le confederazioni sindacali della scuola per decidere criteri e tempistiche sugli oggetti di intervento nelle scuole statali. "Al momento non è arrivata nessuna convocazione, stiamo aspettando che il vicesindaco ci convochi perché sarà una fase decisionale molto delicata". I lavori per la messa in sicurezza delle scuole inizieranno in autunno e per consentirli i plessi scolastici verranno spostati. Questo comporterà un'attenzione massima per gestire non solo lo spostamento di alunni e personale Ata, ma anche per la distribuzione degli organici, che dovrà essere ampliata.
IL COMMENTO
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