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87 i milioni di euro a disposizione. I cantieri coinvolgono tre sestieri del centro storico: 10 sono nel Sestiere del Molo, 8 nel Prè-Ghetto e 4 alla Maddalena
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di Giorgia Fabiocchi

GENOVA – Sono 22 i cantieri avviati e di prossima esecuzione finanziati da 87 milioni del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza-Pnrr. Dieci riguardano il Sestiere del Molo, 8 quello di Prè-Ghetto e 4 la Maddalena. I cantieri coinvolgono tre sestieri del centro storico: 10 sono nel Sestiere del Molo, 8 nel Prè-Ghetto e 4 alla Maddalena. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di creare dei nuovi poli - Community Hub - che, in coerenza con il Piano integrato Caruggi, possano attivare cinque dimensioni territoriali: abitare, giovani, urbani, aggregativi e sociali.

"L'obiettivo è quello di recuperare il valore inestimabile del nostro centro storico, rendendolo moderno e proiettato al futuro - ha commentato il sindaco di Genova Marco Bucci -. I progetti sono in cantiere, ci sono i tempi da rispettare e ce ne vorranno, ma già i genovesi possono scrutare i cantieri. Ci sono tutte le premesse perché si veda questa differenza, quando sarà completato il 40/50% allora ci potrà davvero notare. Stiamo andando nel senso giusto e sono contento di come stanno andando le cose". 

Grazie al Pnrr si è data una accelerata importante al piano Caruggi, per proseguire con il processo di trasformazione. "Vogliamo che i nostri vicoli, con una bellezza unica al mondo, possano diventare un luogo ideale dove poter vivere, lavorare e trascorre il tempo libero. Questi nuovi cantieri rappresentano un passo decisivo per il raggiungimento del nostro obiettivo" ha aggiunto il sindaco Bucci. 

Tanti gli interventi in cantiere, tra questi Via Prè 12 e 14. Messa in sicurezza e miglioramento della qualità urbana, oltre all'incremento dell'offerta di social housing nelle unità immobiliari ora di proprietà del Comune e di Spim. Questi gli interventi sui due civici: la ricostruzione del tetto del civico 12 e la ridefinizione del sistema distributivo interno; la demolizione e ricostruzione di alcuni solai del civico 14; il consolidamento di murature, con ricostruzione di un piano già esistente e crollato a seguito di eventi bellici; efficientamento energetico. Sono dieci le unità abitative e un’unità commerciale che saranno realizzate.

"In questi mesi abbiamo realizzato importanti progetti come l’illuminazione artistica di alcune piazze, quella monumentale per altri siti, sistemato piazzette dal punto di vista degli arredi e della pavimentazione, migliorato l’accessibilità con il piano Peba per l’eliminazione delle barriere architettoniche e concluso importanti opere all’interno di Palazzo Rosso e della Commenda di Prè - ha spiegato l'assessore ai Centri storici Mauro Avvenente -. I cantieri che in questi mesi prenderanno forma daranno l’avvio alla fase più profonda dell’azione di rilancio del centro storico aumentandone l’offerta abitativa, di spazi per l’aggregazione e restituendo non solo ai residenti ma a tutti i genovesi spazi da vivere a pieno nel tempo libero e nella propria quotidianità". 

Un altro intervento sarà quello di Tabarca e Metelino. L’intervento si inserisce in una più ampia prospettiva di rinnovamento e recupero dell’intera area della Vecchia Darsena, come volano di una complessiva rigenerazione urbana. L’edificio Tabarca sarà destinato a ospitare un Centro di Formazione Marittima Avanzato per gli allievi dell’Accademia Mercantile della Marina Italiana. I piani terra, primo e secondo avranno funzioni scolastiche. Il terzo piano ospiterà: una residenza studentesca, spazi polifunzionali e aree di co-living. Gli ultimi due piani dell’edificio Metelino ospiteranno spazi espositivi e di conferenza.

"Finalmente vedremo immobili e piazze risorgere dopo anni di profondo degrado e abbandono penso ai civici di via Prè che saranno completamente sanati e torneranno a vivere con moderni appartamenti, in sicurezza e con i più elevati standard dell’edilizia – ha aggiunto il presidente del Municipio I Centro est Andrea Carratù –. L’operazione sugli spazi aperti è, inoltre, fondamentale per restituire alla nostra comunità piazze e scorci straordinari, che potranno diventare palestre all’aria aperta, poli per iniziative pubbliche e luoghi vivi, e quindi anche più sicuri, per famiglie e visitatori. Tanto in questi mesi è stato fatto e ancora abbiamo da fare, con progetti concreti che stanno prendendo forma e nell’arco dei prossimi 2 o 3 anni diventeranno una realtà straordinaria".

Non mancheranno anche gli interventi di carattere "culturale".

Teatro della Tosse. Il progetto mira alla riqualificazione energetica del sistema edificio che ospita la Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse, intervenendo sia sull’involucro che sull’impianto. L’efficientamento energetico permetterà di incrementare le qualità performative del teatro, ampliando l’offerta culturale e valorizzando le funzionalità implicite del polo aggregativo 

Ex Cinema Fossatello. La rifunzionalizzazione dell’ex cinema teatro Fossatello vuole creare uno spazio aggregativo con l’idea di una piazza coperta. Le attività previste all’interno del nuovo ambiente sono: ludico sportive, associative, di formazione e di laboratorio. Gli interventi previsti sono: sostituzione infissi per migliorare la permeabilità visiva; rifacimento degli impianti; ridistribuzione degli spazi interni; palco al piano terreno per attività polifunzionali e creazione a soffitto di una struttura in travi tralicciate per permettere attività sospese di tipo circense; costruzione di tre volumi in policarbonato per la realizzazione di una cabina di regia, un deposito e un terzo al primo livello ad uso associativo; installazione di un ascensore per collegare i tre livelli. Il palco al piano terreno è pensato per attività polifunzionali e creazione a soffitto in proiezione verticale al palco di una struttura in travi tralicciate per permettere attività sospese di tipo circense. Saranno realizzati tre volumi in policarbonato di colore blu e contraddistinti da grossi numeri: i primi due al piano terreno con funzione di cabina di regia e di deposito; il terzo al primo livello, posto su una piattaforma creata sulle esistenti gradinate della galleria, a uso associativo. Sarà installato un ascensore conforme ai requisiti per l’abbattimento delle barriere architettoniche per mettere in comunicazione i tre livelli. 

 

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