GENOVA - Sono arrivate nella mattinata di venerdì le famiglie di migranti che resteranno all'ex ostello del Righi di Genova: una ventina di persone che sono state accolte dalle associazioni del quartiere che hanno raccolto tutti i beni di prima necessità, vestiti e giocattoli per i bimbi. La struttura condivide gli spazi con la scuola Infanzia Maria Bondi, con bimbi dai tre ai sei anni di età, per cui la Prefettura ha scelto di inviare lì soltanto famiglie. E da Oregina è partita anche una spontanea raccolta di calzature, dato che i profughi sono arrivati quasi tutti scalzi. Un bel segnale che testimonia la vicinanza e la disponibilità da parte di una zona che in passato non nega di aver avuto problemi, specialmente nella gestione dei minori non accompagnati.
Questo non toglie, però, il fatto che da parte della Lega e del presidente del municipio Centro Est, Andrea Carratù, ci sia una forte preoccupazione per gli arrivi in città.
"L'immigrazione va in qualche maniera controllata, perché i numeri sono davvero alti e la città è satura"
In particolare, il territorio di competenza di Carratù comprende anche il Centro Storico e le problematiche di convivenza tra residenti e nuovi arrivati. "Dati alla mano di 6000 rifugiati presenti in Liguria, 5000 si trovano nella città di Genova e diventa difficile trovare altri spazi".
Bisogna conciliare l'esigenza del paese da una parte di avere numeri controllati degli arrivi, dall'altra però di distribuire sbarchi e persone su tutta la penisola, senza gravare sui territori che in tutti questi anni sono diventati hotspot di grande importanza.
(Foto di Davide Toso via Facebook)