GENOVA - La tartaruga Venus, giovane esemplare di Caretta caretta soccorso nelle acque al largo di Levanto e trasferito all’Acquario di Genova il 5 settembre scorso, ha espulso un notevole numero di frammenti di plastica di varie dimensioni.
Purtroppo, la presenza di plastica in mare è uno dei principali problemi in cui incorrono questi animali che spesso ingeriscono sacchetti e pezzi di plastica scambiandoli per cibo, soprattutto per la tartarughe, che scambiano la plastica per meduse, di cui sono ghiotte.
Lo staff medico veterinario della struttura ha effettuato tutti i controlli e gli esami diagnostici del caso (esami del sangue, tamponi, radiografia ed ecografia). Le analisi del sangue hanno evidenziato un’infezione e pertanto Venus resterà in osservazione in una delle vasche curatoriali dell’Acquario per alcune settimane fino al pieno recupero.
La Caretta caretta si nutre regolarmente con pesce, arricchito di vitamine e al momento pesa circa 12 kg, è lunga 46 cm circa e larga 42.
L’attività di pronto soccorso tartarughe è svolta in accordo con i Carabinieri Servizio CITES, che coordinano a livello nazionale l’applicazione della Convenzione di Washington che tutela questi animali, e in collaborazione con la Guardia Costiera, nell’ambito delle attività previste dal Protocollo d’intesa vigente tra la Direzione Marittima della Liguria e l'Acquario che ha l’obiettivo di definire e gestire i principi di intervento in caso di segnalazione, avvistamento o ritrovamento di esemplari di fauna marina feriti o in difficoltà, oltre che nel comune intento di rilanciare, in ogni favorevole occasione, un messaggio di massima sensibilità ambientale per stimolare l’utente del mare ad un radicale cambiamento culturale proteso al massimo rispetto dell’ambiente marino.
IL COMMENTO
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