Attualità

Autostrade troppo spesso comunica l'apertura di un cantiere quando il camion è pronto a partire o addirittura è già partito.
1 minuto e 38 secondi di lettura
di Matteo Angeli

L'allarme suona forte, fortissimo. Il caos autostrade nella nostra regione mette in ginocchio anche le imprese che si occupano dei trasporti eccezionali e a cascata le aziende che spediscono e quelle che devono ricevere le merci. 

Cosa sta succedendo. I veicoli autorizzati a viaggiare su strada pur eccedendo i limiti di lunghezza e larghezza definiti dal codice della strada, date le dimensioni fuori del comune spesso necessitano di una scorta tecnica, ossia di personale qualificato ed abilitato per il controllo e la gestione di trasporti dalle dimensioni superiori alla norma. E hanno ovviamente bisogno di strade libere per passare in sicurezza, ecco perché le scorte tengono a distanza le altre vetture. Ma se le strade non sono libere o addirittura chiuse gli autisti sono costretti a fermarsi o a uscire dall'autostrada con tutte le conseguenze del caso: penali, pedaggi e costi ulteriori per il carburante.

I tanti cantieri presenti sulla rete autostradale della Liguria stanno mettendo in crisi interi settori ma a peggiorare le cose la mancanza di programmazione e le comunicazioni tardive di chiusure dei tratti. Troppo spesso succede che Autostrade comunichi l'apertura di un cantiere quando il camion è pronto a partire o addirittura è già partito.

"La situazione è davvero complicata e preoccupante - spiega Roberto Gennai, responsabile CNA Fita Genova - molte imprese che lavoravano su  Genova hanno rinunciato, quelle che invece hanno sede sul nostro territorio invece stanno avendo un danno enorme. Questo è un problema che a cascata penalizza tutta la filiera: chi spedisce la merce e non ottiene il risultato, chi la deve ricevere e non la vede arrivare nei tempi previsti e chi la deve trasportare che si trova un mezzo fermo. Dopo il Morandi è diventata una situazione sempre più difficile. Autostrade a parole fa sapere che l'impegno c'è, abbiamo fatto diversi incontri ma servono fatti non promesse. Serve un coordinamento più preciso, un autista non può ricevere la comunicazione di un tratto chiuso mentre è in viaggio, è davvero assurdo. La situazione è davvero molto difficile".